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Tirati controvento

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Di bivacchi tirati controvento

s'infervora ai lati la via

ch'è periferia ovvia e fonda

 

d'un nero controsenso

fra i trittici controversi

tutti occhi neri e bianchi

 

sfumanti di falò

dai rutti stentorei

icastici

 

 a notte

nere anche le siepi

di fumo da pneumatici.

 

Ardendo

dì acre impregnano

pur sesso ratto

 

per gli anfratti di cantico

dall'epicità ancestrale

per verso rito misterico.

 

Ossessi da smorfie

si fa mercato

schiavitù della carne

 

per le mani all'oggi

pedaggi come ieri

in fieri ancor domani.

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 Salvatore Pizzo - 13/04/2018 01:15:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Franca:
Ricordo di un bellissimo film, tratto da I miserabili di V. Hugo. In esso c’erano delle scene infernali: girate nei dintorni del porto e popolate da figure fantasmatiche: disgraziate creature entrate nel girone infernale della prostituzione per bisogno. Questo per dire d’un tempo che non sembra mai passare e che sempre ci riporta a realtà che si vorrebbe fossero già superate. Invece, proprio passando per certe strade, anche per caso, ci si sbatte il muso, prendendo coscienza dell’attualità stringente di questa problematica...
Grazie di cuore e una più che buona serata anche a te.
ps:come non comprenderti e solidarizzare, vista la tirannia di questo tempo infame che ci tartassa assillandoci?

 Salvatore Pizzo - 13/04/2018 01:05:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Sara:
Una legge ch’è valida da sempre. Fin da quella notte dei tempi, ma ho speranza che, prima o poi le cose cambino, rendendo la cosa come espressione di libertà, piuttosto che di sfruttamento, violenza e prevarciazione, oltre che cosificazione dell’individuo...
Grazie di cuore anche per l’apprezzamento...

 Franca Colozzo - 12/04/2018 21:11:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

@Salvatore. Tirati controvento nelle nostre squallide periferie, esseri umani, disumanizzati dal bisogno, raccolti davanti a dei falò improvvisati. A volte non ci accorgiamo neppure della loro esistenza e quei poveri esseri laceri si aggirano tra noi come fantasmi spenti. La situazione delle periferie urbane sta ormai per implodere e far finta di non vederne il degrado certo non salverà la nostra coscienza di borghesi benpensanti. Molto bella è questa tua poesia su dei miseri negletti, abbandonati dal loro triste destino a vivere per strada. L’ho letta adesso e commentata di fretta, colpa il tempo tiranno che mi tira sempre per la giacchetta. Buona serata.

 Sara Cristofori - 12/04/2018 18:45:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

la legge del mercato dice che se non c’è domanda l’offerta decade automaticamente... bel testo

 Salvatore Pizzo - 11/04/2018 19:58:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Purtroppo,spesso non sono altro che vittime della domanda: non ci fosse domanda, non ci sarebbero nemmeno esse.Quel puzzo di gomma bruciata,prima che ammorbare l’aria, inquina i loro polmoni di disgraziate costrette e sfruttate a restarsen lungo la strada nel gelido buio delle coscienze ai bordei cittadini...
Grazie di cuore ed un più che caro saluto sempre....

 Salvatore Pizzo - 11/04/2018 19:53:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Far:
dicono che due sia meglio di uno, dunque di cosa dovrei scusarti?
ciao

 Salvatore Pizzo - 11/04/2018 19:52:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

X Far:
si, mio caro amico, tutti argomenti che sembra quasi di toccar con mano,quando ci si ritrova,anche per caso,a sfiorare passando per via, le fiamme di quei bivacchi che ci si allungano miseri...
Grazie di cuore sempre per l’apprezzamento assai lusinghiero...

 Graced - 10/04/2018 19:30:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Credo sia la descrizione della periferie delle nostre città che, da anni sono in grande degrado, in cui gente che non ha un domicilio o per le persone di colore che bivaccano ai bordi delle strade rendendole insicure e rendendo insicuri di camminarci anche noi cittadini. Anche la notte non è da meno, Per scaldarsi, là dove si mercifica il sesso, bruciano pneumatici intossicando l’aria di veleni e rendendo le città
a livello di discariche e pericolose per la salute. Una lirica che rispecchia la nostra realtà oggi, purtroppo. Versi molto apprezzati, complimenti Salvatore. Un caro saluto da Grazia!

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